lunedì 20 aprile 2009

La Casa Bianca diventa Biologica…

Una bella notizia per il mondo dell’agricoltura biologica!!


La notizia è apparsa su tutti i quotidiani, da adesso in poi nel giardino della casa bianca si coltiveranno ortaggi seguendo il metodo dell’agricoltura biologica. Abolendo quindi pesticidi e fertilizzanti chimici.
D’ora in avanti il presidente Obama e la sua famiglia consumeranno ortaggi bio di loro produzione; iniziativa voluta dalla First Lady Michelle Obama che ha accettato il consiglio di Alice Waters un’esperta gastronoma.
La decisione di coltivare verdure biologiche alla Casa Bianca è di aiuto per incentivare gli americani a consumare prodotti di stagione, sani e locali. Gli ortaggi raccolti dall’orto bio oltre a rifornire la tavola del Presidente verranno in parte donati all’associazione Miriam’s Kitchen, una mensa che si occupa di dare pasti ai senzatetto.
Questa iniziativa BIO presa dal Presidente degli Stati Uniti d’America deve essere di esempio a tutto il popolo americano abituato a mangiare prodotti poco sani.

Giulio Deganello

(Fonti: quotidiani nazionali)

giovedì 9 aprile 2009




I vini biologici sono dei vini prodotti con uva biologica. Quest'uva viene coltivata naturalmente, senza l'utilizzo di sostanze chimiche o diserbanti dannosi per l'ambiente e per la salute.
In Italia ci sono molte aziende che producono vino biologico. È da molti anni infatti che i vini biologici sono in commercio, ma non essendoci in Italia ancora la cultura del biologico, vi è ancora poca domanda.
Per questo i viticoltori italiani esportano il vino bio soprattutto in Germania dove già da tempo la popolazione è sensibile all'ambiente. A testimonianza di ciò durante il salone dei vini biologici BioFach 2009 (Germania)- il più importante a livello internazionale- sono arrivati ai primi posti, per la loro alta qualità, vini esclusivamente italiani.
Regole di adeguamento. I produttori devono inizialmente adeguarsi ad alcune norme quali la bonifica del terreno e il totale inutilizzo di sostanze chimiche; passati tre anni da questo adeguamento otterranno la certificazione di produttori di vino biologico. Dopo aver ottenuto tale certificazione però devono far fronte ad alcuni problemi. La coltivazione biologica infatti riduce la produzione dei vigneti che sono maggiormente esposti a “carestie” in quanto non protetti da pesticidi e fertilizzanti chimici.

E' l'uva che è biologica. Il vino invece contiene solfiti. Esistono tuttavia alcuni vini 100% bio che però rimangono pochissimi in quanto vi è una notevole difficoltà a garantirne la qualità.
Vorrei far notare infine che si è concluso da poco il Vinitaly di Verona e i vini biologici assumono sempre maggior importanza diventando in alcune occasioni i veri protagonisti.

Giulio Deganello
(Fonti: interviste a produttori durante il Vinitaly)